lunedì 26 agosto 2013

Come è piccolo il Mondo!

Ciao a tutti!
Questo è il primo post del mio blog, La nostra Madre Terra!
Il titolo?
E' riferito al Cantico delle Creature di San Francesco D'Assisi. In questo blog vorrei condividere con voi argomenti in qualche modo riferiti al nostro ambiente naturale, il nostro mondo, il Creato. 
Dato che tutti, più o meno ferrati, dicono la loro, anche io vorrei dire la mia.

Inizio con una piccola riflessione: come è piccolo il Mondo!!
E si è piccolo...ma nel senso vero dei termini!
Infatti se consideriamo il nostro ambiente come lo spazio occupato dalla "ecosfera ristretta" ecco ci troviamo davanti ad una sorpresa.
Andiamo per gradi...
La nostra Terra ha un raggio di 6370 km.
Ma l'uomo e gli esseri viventi occupano solo uno "spessore"  di circa 8 km, quelli esterni (4 km sotto il livello del mare e 4 km sopra).
In pratica, se la terra fosse un pallone da calcio e lo bagnassimo con dell'acqua, l'ecosfera corrisponderebbe allo stato di acqua che bagna il pallone. 
Facendo un grossolano calcolo, per eccesso, ossia considerando 8 km di spessore a partire dal livello del mare, ebbene risulta un volume che potrebbe essere racchiuso in un cubo dal lato di 1600 km.
Le proporzioni le vediamo nella figura.



In quel cubetto risiede tutto il nostro mondo.
In quel cubetto viviamo la nostra vita su questa Terra.
In quel cubetto sta tutto, ma tutto tutto...compresi ad esempio tutti i residui, inquinanti o meno, e dagli effetti climalteranti che derivano dalle nostre attività quotidiane.

Insomma, il nostro mondo è piccolo, molto più piccolo di quanto possiamo immaginare.
E' anche l'unico che abbiamo, inoltre.

Bé... per essere il primo post direi che per ora basta così...nei prossimi post, continuerò con altre considerazioni su questo argomento.
Fatemi avere vostri commenti!

Alla prossima! 

6 commenti:

  1. Bravo Simone! Interessante post! Ti seguirò con piacere!
    stefy

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    1. Ciao Stefania!! Grazie!! E' la prima volta che mi butto in un blog, spero che si ainteressante!! GRazie ancora! PS: sono follower del tuo blog!!

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  2. Ciao Simone! Bella questa tua iniziativa.

    Vedere il confronto nella tua immagine fa riflettere, tanto più se consideri che molto nel volume che tu hai calcolato, non è abitato dall'uomo (deserti, poli ed oceani) e quel cubo si restringerebbe fors'anche a meno della metà!

    Verrò a visitarti spesso. In bocca a lupo (giusto per rimanere in tema francescano)

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    1. Caro Giuseppe!!
      Ti ringrazio tantissimo! Sono molto felice che tu segua il mio blog!!
      Le tue considerazioni sono correttissime, ma anche considerando tutto quello spazio inabitato, guarda quanto poco spazio vitale abbiamo e pensa a come lo stiamo riducendo!
      Il blog nasce proprio con l'obiettivo di creare consapevolezza che abbiamo un solo Mondo e che ci stimo conportando come dei distruttori di casa nostra, del nostro Creato.
      Spero di suscitare interesse!
      A prestissimo, grazie ancora delle visite, mi raccomando lascia sempre un tuo prezioso commento!

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  3. Ciao Simo! Benritrovato!
    Il mondo oggi abitato è piccolo, vero, ma enormemente più grande di ogni anno precedente, in rigorosa crescita esponenziale direi.
    Crescete e moltiplicatevi (portando invece un tema caro ai neocat), legato al nostro habitat, richiede infatti il rispetto di uno spazio pro capite via via minore. E' come se i nostri antenati avessero lasciato in eredità ai loro primi due figli una casa molto grande, come un campo da calcio, tutta su un livello, con un giardino meraviglioso pieno di piante da frutto. Quelli sono andati in giro, hanno trovato moglie, hanno avuto un certo numero di figli, tornando a vivere tutti in quella casa.
    Per vivere coltivano il giardino attorno alla casa.
    Ma la convivenza è difficile, quindi la dividono, fanno tramezzi, altri 2 bagni, altre 4 camere da letto, 2 locali lavanderia, ecc. Non passano 10 generazioni e i nuovi capifamiglia si trovano a dover coltivare uno straccetto di terra, a costruire il terzo piano, a dover lottare per il pezzo di terreno più vicino al sole, che produce di più.
    Arriveremo, come diceva prof. tuo omonimo, a dover tornare alla bicicletta, dopo una bella guerra di distruzione di massa, questa volta, purtroppo, veramente livellante.
    Mi collego al tuo secondo post, l'energia cresce e le ore di lavoro diminuiscono. Forse stiamo solo iniziando ad ottimizzare le risorse, ma con troppo ritardo e con troppi ostacoli (interessi politici in primis).
    Quello spazio usato dall'uomo continuerà a crescere, fino alla crisi e all'implosione.
    Poi si ricomincerà: nonno andava a piedi, babbo in bici, io in macchina. Ma mio figlio andrà in bici e mio nipote a piedi. Per poter cominciare ancora.
    Un caro saluto

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